Per molti il peso è un terribile dilemma, a volte quasi un’ossessione. Per tutti è un grande inganno. E anche se scientificamente è un concetto ormai superato da tempo, continuiamo ad essere legati a quel maledetto numero e a rincorrerlo invano! Lo abbiamo detto: il peso comunica una parte, non tutto. Ed è solo uno dei numerosi indicatori del nostro stato di benessere. D’altronde, come molti dicono, il peso non conta.
Ci focalizziamo sui chili in più come se essere magri fosse di per sé sinonimo di stare bene. Non è così! Si continua a porre l’attenzione solo sul BMI (rapporto peso/altezza), perdendo di vista la varietà della popolazione attuale e l’evoluzione sociale degli ultimi cinquant’anni. Lo spiego sempre ai pazienti e mostro loro immagini e grafici, perché solo attraverso esempi reali il messaggio arriva in modo chiaro, immediato ed efficace.
“Vi riporto agli anni ‘60 – ’70, nella fase di studio del BMI pubblicato poi nel 1972. Prendete una foto di quei tempi, osservate con attenzione la popolazione. Le differenze strutturali tra le persone dello stesso sesso sono lievi, così come tra i due sessi e in minima parte tra giovani e anziani. Ora prendete una foto dei nostri giorni. Un caos, vero? Alti, bassi, robusti, esili, muscolosi. Il divario aumenta tra le classi di età, per non parlare delle differenze fra uomo e donna. Siete ancora convinti che il peso da solo possa significare qualcosa?”
Il peso non conta: la chiave è accettare sé stessi
Essere in salute è un’equazione complessa che non ha a che fare soltanto con il peso. Essa, infatti, parte piuttosto dalla conformazione fisica e passa dall’equilibrio interiore, per arrivare alle abitudini alimentari e all’attitudine al movimento. Ecco perché non credo che la prima cosa da fare per dimagrire sia tagliare in modo netto le calorie, non avrebbe alcun senso. La mia convinzione di fondo è più ampia. Credo che il benessere della persona sia più complesso di un semplice numero e debba essere visto nel suo insieme e nelle sue molteplici variabili. Bisogna partire dall’accettazione del corpo e della propria natura per costruire un’immagine di sé positiva ed armoniosa.
Il peso non è mai una questione estetica, tutti i corpi sono diversi e unici: a qualcuno il curvy, ad altri lo skinny, ad altri ancora il bronzo di Riace. È solo il connubio tra la tua natura e lo stile di vita più adatto al tuo modo di essere e alle tue esigenze a definire la corporatura finale. Per questo nessuna dieta potrà fare la differenza nel lungo periodo se non è calibrata sulla tua storia e sulle tue abitudini. META Experience nasce proprio da questa premessa: inquadrare il concetto di peso in una visione ampia, tenendo conto della tua storia, delle tue caratteristiche fisiche, emotive e psicologiche.
Impara a conoscere il tuo corpo
Prima di decidere di dimagrire a tutti i costi, è importante imparare a conoscere il tuo corpo e la tua costituzione. Devi avere presente che il tuo peso finale non è definito solo dalla bilancia ma da alcune variabili di cui è necessario tenere conto: la corporatura (larghezza delle spalle, larghezza ossea del bacino, spessore del polso), la quantità di massa grassa e di massa muscolare e il rapporto vita-fianchi. Questo è il modo giusto di concepire il peso! E proprio come un ingegnere che prima di avviare un progetto per la costruzione di un edificio fa un attento studio del terreno su cui dovrà sorgere, così dovrai fare tu per capire di cosa è fatto il tuo “terreno”, ovvero il tuo corpo, la cassaforte che custodisce il tesoro più grande che possiedi, te stesso. Puoi cominciare rilevando le tue circonferenze insieme al peso e alla statura, arrivando a calcolare l’indice di massa corporea, il rapporto vita-fianchi e la taglia. Puoi farlo a casa, prova anche tu… è un ottimo inizio!
Il peso non conta: come calcolare il proprio indice di massa corporea?
1. Inizia misurando la circonferenza del polso
Dal rapporto tra statura e circonferenza del polso potrai facilmente stabilire se sei di corporatura esile, media o robusta. Una volta che hai misurato la circonferenza del polso dividi la tua statura per la circonferenza e compara il numero che otterrai con i seguenti parametri.
UOMINI | DONNE | |
Esile | <10,1 | <9,6 |
Media | 10,1-11 | 9,6-10,4 |
Robusta | >11 | >10,4 |
2. Il peso non conta: misura il rapporto circonferenza vita/fianchi
Il rapporto vita/fianchi è l’indice che misura in centimetri il rapporto della circonferenza della vita e della circonferenza dei fianchi, identificando la distribuzione del grasso. Se sei un uomo i valori dovrebbero essere inferiori a 0,95, se sei una donna inferiori a 0,88.
3. Misura la tua composizione corporea
Il calcolo della composizione corporea, ovvero della distribuzione di massa grassa e massa magra, è fondamentale per stabilire con precisione l’eccesso di grasso e valutare i progressi in corso di dietoterapia, il cui obiettivo è sempre la perdita della massa grassa, mentre quella magra, cioè il muscolo, va preservata.
Io normalmente consiglio di far misurare la quantità di grasso e muscolo da un professionista tramite un procedimento di facile utilizzo e non invasivo come la bioimpendenziometria*.
*La Bioimpedenziometria (BIO) è un esame di tipo bioelettrico, a basso costo, rapido e non invasivo, utile per conoscere la composizione corporea di un soggetto e valutarne lo stato nutrizionale
4. Infine, misura l’indice di massa corporea
L’Indice di Massa Corporea (IMC) è dato dal peso espresso in kg rapportato al quadrato della statura espressa in metri. Secondo il Ministero della Salute il range di normalità è compreso tra 18,5 e 25, ma sulla base della mia esperienza i valori ottimali sono 22 per gli uomini e 20 per le donne.
IMC = peso (kg)/ (statura (m))2
Ricorda sempre che perdere grasso e recuperare massa muscolare può voler dire variare di poco il proprio peso corporeo. In altre parole, con un peso vicino a quello di inizio del trattamento a volte si nota comunque una significativa riduzione delle circonferenze corporee e si appare più magri, è proprio questa la strada giusta da seguire.
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